venerdì 22 aprile 2011

MyWot, una nuova forma di criminalità cibernetica senza contraddittorio

Proviamo ad immaginare la trama di uno dei tanti film sulla mafia prodotti da Hollywood: in un quartiere una banda si incaricherà di proteggere un negozio, sempre che il padrone paghi per questa protezione. Se si dovesse pentire, il giorno successivo troverà una vetrina rotta, nel migliore dei casi. Nello stesso modo opera l’azienda finlandese MyWot.com: se i responsabili dei siti web non pagano una sottoscrizione all’abbonamento Premium, sulle pagine del suo sito appariranno una serie di “voti negativi” che danneggeranno il suo traffico e quindi il modello d’impresa della piccola azienda.
Il plug-in di MyWot.com si può trovare gratuitamente sulla rete ed una volta installato, il programma dovrebbe mostrare il livello di sicurezza dei siti online, come risultato della raccolta di voti degli utenti ricevuti da ogni parte del mondo in forma anonima. Quando un sito web riceve critiche negative, nel visitarlo appare un’icona rossa di allerta sulla possibile presenza di virus, o di contenuti per adulti, o ancora peggio, che si tratta di un sito non affidabile per gli acquisti e per questo è fraudolento.
La cosa più interessante è che gli utenti che fanno le segnalazioni, potrebbero essere al soldo della concorrenza, per danneggiare la credibilità di un sito, piuttosto che di un altro e magari fare delle truffe. Torniamo al nostro esempio del film sulla mafia: MyWot è il padrino di una famiglia ed invita i suoi membri a votare contro alcuni siti. I proprietari di questi siti si mettono in contatto con il padrino, per cercare una soluzione al problema; però questi fa “orecchio da mercante” e dichiara che non può fare nulla, poiché i termini d’uso di MyWot stabiliscono che sono gli utenti a stabilire le quotazioni, ovvero i rankings.
A questo punto le aziende proprietarie dei siti danneggiati cominciano a perdere traffico di utenti inficiando i propri ingressi anche pubblicitari: una vera e propria truffa. Di conseguenza si valuta un’azione legale contro il padrino MyWot, ma dopo avere considerato il costo di un procedimento giudiziario e le scarse probabilità di successo, ci si rende conto dell’impraticabilità della cosa. Così non rimane altra soluzione che tornare dal padrino con la coda fra le gambe e trattare.
Seguendo questa logica i siti web chiederanno “protezione” a MyWot e cioè la possibilità di controllare meglio le critiche ricevute al proprio sito; sapendo però che il padrino comunicherà che ogni azione ha un suo costo. Per migliorare le relazioni negative i responsabili dei siti dovranno abbonarsi e divenire membri Premium di MyWot, attraverso l’esborso di una determinata quantità di denaro annuo.
In questo modo essi avranno “comprato la protezione” del padrino della famiglia mafiosa MyWot.com e potranno operare una truffa ai danni di siti seri. A partire da quel momento i siti accolti sotto la protezione di MyWot non avranno da temere, sempre che rinnovino puntualmente l’abbonamento, le critiche o i giudizi negativi che MyWot diffondeva.
Si tratta di una forma di criminalità cibernetica che si consuma giornalmente, davanti agli occhi della cosiddetta giustizia. Non sono poche le voci che si sono levate contro siti come MyWot che, al posto di offrire “sicurezza sul web”, diffondono “falsità sul web”. Le critiche sono state forti e perfino aziende prestigiose che si occupano di sicurezza, come OPM Security, hanno allarmato i propri clienti sul pericolo di dare credito a servizi così poco affidabili, come quelli offerti da MyWot.Tristemente la famiglia mafiosa continua il suo losco affare, forse fino al giorno in cui diverse aziende danneggiate si uniranno per trascinare in giudizio MyWot per diversi capi d’accusa. Solo allora potrebbe scomparire questa “mafia finlandese” ed i suoi crimini cibernetici, che rimarranno nella memoria collettiva come un ricordo delle falsità e diffamazioni che si possono condividere attraverso internet.

Nessun commento:

Posta un commento